L’Employee Brand Advocacy nasce dall’idea che la voce più credibile per raccontare un’azienda sia quella delle persone che la vivono ogni giorno. Quando un collaboratore condivide la propria esperienza, un progetto o semplicemente ciò che ama del proprio lavoro, il messaggio diventa autentico, diretto e umano.
In un mercato in cui i candidati cercano trasparenza più che promesse, la voce dei collaboratori è ciò che rende la Candidate Experience più vera, vicina e capace di generare fiducia. È qui che l’Employee Advocacy diventa un vantaggio competitivo reale per le aziende.
La credibilità nasce dalle persone
Negli ultimi anni la comunicazione d’impresa è cambiata profondamente. I messaggi istituzionali non bastano più, perché le persone non cercano slogan ma esperienze. Vogliono capire com’è davvero lavorare in un’azienda, vedere i volti, ascoltare le storie di chi ogni giorno contribuisce a costruirne il valore.
Quando un collaboratore racconta un progetto o una giornata in ufficio, trasmette qualcosa che nessuna campagna può replicare: autenticità. Ed è proprio questa autenticità che oggi plasma la percezione del brand.
La reputazione non si costruisce più solo con strategie di comunicazione, ma con la coerenza tra ciò che l’azienda dice e ciò che i suoi collaboratori mostrano.
La collaborazione tra HR e Comunicazione
Per ottenere risultati concreti, l’Employee Advocacy dev’essere costruita insieme. Le Risorse Umane conoscono le persone, le loro motivazioni, le storie che meritano di essere raccontate. La Comunicazione sa trasformare queste storie in contenuti coerenti, curandone tono e diffusione.
Quando questi due mondi dialogano, la voce del brand si armonizza, diventando corale e autentica.
Non è una questione di strategia o di canali, ma di cultura interna. Quando la comunicazione nasce dalle persone, l’azienda diventa più credibile, e la relazione con i candidati più solida. L’immagine che si proietta all’esterno è la stessa che si vive all’interno: coerente, umana e riconoscibile.
L’impatto sull’esperienza dei candidati
Ogni interazione, ogni racconto, ogni testimonianza contribuisce a formare la percezione di chi guarda l’azienda da fuori.
Spesso la prima impressione nasce da un post su LinkedIn o da una storia condivisa da un dipendente. È in quei momenti che il candidato decide se fidarsi o meno.
Un programma di Employee Advocacy ben progettato permette di rendere visibile la cultura interna nel modo più naturale possibile. I collaboratori diventano ambasciatori credibili, capaci di mostrare non solo cosa fa l’azienda, ma come e perché lo fa.
Ed è proprio questa dimensione valoriale, raccontata dalle persone e non dai canali, ad attrarre i talenti giusti, quelli che si riconoscono nell’identità dell’organizzazione.
Brand Booster, la piattaforma sviluppata da Bewe, nasce per facilitare questo processo. Semplifica la condivisione dei contenuti, rende la partecipazione accessibile a tutti i livelli e integra dinamiche di gamification che mantengono alto l’entusiasmo nel tempo, senza snaturare l’autenticità del racconto.
— Guida Pratica per l'Employee Brand Advocacy: I Primi Passi
Scarica la nostra guida pratica e scopri come muovere con sicurezza i primi passi nei progetti di Employee Brand Advocacy. Strategie chiare, consigli pratici e strumenti efficaci per trasformare i tuoi collaboratori in veri ambasciatori del brand.

La Candidate Experience è il riflesso delle storie che un’azienda sceglie di raccontare attraverso le proprie persone. Quando i collaboratori diventano ambasciatori autentici del brand, l’immagine che ne emerge è più credibile, più umana e più vicina.
In un mercato del lavoro in cui la fiducia è la valuta più preziosa, dare voce ai collaboratori non è solo una scelta di comunicazione, ma una strategia per attrarre, coinvolgere e far crescere le persone giuste.


