Le tecniche seo si evolvono costantemente assieme agli algoritmi dei motori di ricerca. Di quali intuizioni possiamo tenere conto per restare al passo con i tempi che verranno? Facciamo brainstorming.

 

Seo, che cos’è? Perchè è considerata un’arte?

La seo, ovvero l’insieme delle strategie utilizzate per portare un contenuto o un sito tra i primi risultati nella serp di Google, è una disciplina estremamente complessa.

Alcuni la definiscono un’arte. Non esiste infatti un metodo univoco per ottimizzare le pubblicazioni digitali per i motori di ricerca. La seo richiede inoltre numerose competenze trasversali, come copywriting, linguaggi di programmazione, cms e capacità analitiche, che spesso sono impossibili da trovare tutte insieme nel curriculum di un’unica figura professionale.

La complessità del lavoro seo è legata anche alla costante evoluzione degli algoritmi di Google e dell’ecosistema digitale nel suo complesso.

 

Come affrontare la seo del futuro: l’analisi di BEWE

Noi di BEWE abbiamo individuato tre punti che condizioneranno la seo del futuro prossimo. Analizziamoli insieme per non restare impreparati quando le imminenti evoluzioni del digitale si diffonderanno su larga scala e cambieranno le regole del posizionamento su Google:

Fattore velocità. È noto che Google premia i contenuti che si caricano più velocemente. E anche gli utenti fanno lo stesso. Google e gli utenti sono dei personaggi davvero impazienti, per sedurli è necessario intervenire sia lato codice che lato testi per ridurre al massimo il tempo di caricamento dei contenuti.

Siamo ormai consapevoli che sul web si trova di tutto in tutte le salse. Un modo per far fare la differenza è rendere i contenuti concisi, completi ed estremamente utili. Devono, in qualche modo, far risparmiare tempo all’utente, più di quanto facciano gli altri contenuti simili che circolano in rete, sui blog, nei social network.

Tutto ciò non è una novità, ma diventerà cruciale con la crescita dell’utilizzo degli smartphone per fare ricerche online. Crescita che aumenterà sempre di più negli anni a venire.

Precisione. Le keyword da inserire all’interno dei testi e del codice diventeranno più corpose e precise. Questo dipende dall’utilizzo sempre più massiccio di un metodo più veloce e meno faticoso per fare le ricerche su Google: la ricerca vocale.

Google Voice Search sarà preferito alla digitalizzazione anche perché consente il multitasking.

Pensiamoci, spesso chiediamo informazioni a Google mentre facciamo altro: camminiamo, saliamo sulla metropolitana o prepariamo un dolce.

Con la crescita dell’utilizzo del mobile per fare ricerche, la ricerca vocale crescerà dunque ulteriormente. Non a caso le più grandi aziende digitali stanno tutte investendo sulla ricerca vocale.

Il ricorso a Google Voice Search influenzerà a sua volta le keyword che utilizzeremo per chiedere informazioni ai motori di ricerca, che saranno più precise e numerose. Questo accadrà non solo perché avremo uno strumento che ci farà risparmiare tempo ma anche perché cominceremo a parlare a Big G non più considerandolo una macchina. Gli parleremo come si parla a un umano.

Di ciò l’esperto seo deve tenere conto nella scelta delle parole chiave su cui basare il posizionamento.

La personalizzazione dei risultati di ricerca. Google ci conosce più di quanto pensiamo e personalizza i risultati delle ricerche in base alle nostre caratteristiche personali. Questo è il motivo per cui un utente che cerca da Roma “B&B economici” riceverà risultati diversi da chi compie la stessa ricerca da Milano. E inoltre, un utente che cerca “negozi di elettronica a Roma” vedrà risultati diversi nelle prime posizioni della serp di Google rispetto a quelli che vedrà un utente che fa la stessa ricerca, ma che ha memorizzato in rubrica il numero di telefono del customer care di Lenovo.

Ma come fa Google a sapere tutte queste informazioni su di noi? Forse non è noto a tutti ma spesso gliele forniamo noi stessi, per esempio quando scarichiamo determinate app sullo smartphone. Quello che è certo è che chi si occupa di seo dovrà tenere conto di questa realtà nella progettazione dei contenuti.