Gli aggiornamenti su facebook sono sempre più frequenti: gli algoritmi sembrano cercare l’assetto giusto che garantisca un equilibrio tra il contenuto e le offerte degli inserzionisti. Una delle novità più importanti degli ultimi giorni è rappresentata dal cosiddetto punteggio di qualità delle inserzioni a pagamento.

Il punteggio di qualità di facebook: quali sono i fattori?

Mutuando la tecnica di Google Adwords che assegna ad un determinato annuncio un punteggio di qualità basato su offerta, pagina di destinazione, e testo dell’annuncio, anche facebook ha deciso di inserire questo parametro.
Il punteggio di qualità su facebook va da 1 a 10 ed a differenza di Google sembra tener conto delle interazioni organiche tra il post e gli utenti, la targetizzazione, l’offerta, e ovviamente testo e call to action. In questo modo il lavoro di un inserzionista diventa ancora più profondo: le analisi del target assumono sempre più importanza e la creatività testuale insieme a quella visual sembra anch’essa orientarsi verso la cosiddetta pertinenza.

Sempre meno spazio quindi per i contenuti organici e per tutti quei brand o PMI che vogliono avere una presenza sui social network ma non intendono investire grossi budget. In questo scenario cosa può fare la differenza, ed aumentare la copertura e l’engagement dei post?

Gli orari di pubblicazione: quanto sono importanti?

Immaginiamo di essere in una piazza affollatissima nella quale determinate persone si sono assicurate la possibilità di essere al centro attraverso le inserzioni a pagamento. Cosa può fare chi punta a guadagnare il centro senza investire in facebook ads?

Sicuramente approfittare delle fasce orarie meno affollate e calibrare i contenuti affinchè questi raggiungano un maggior numero di persone. Tutto ciò presuppone due tipi di analisi: quello dello scenario dei propri competitors e quello della conoscenza della propria base fan. Se per l’analisi dei competitors è necessaria un’analisi più lunga che va ad osservare contnuti, tone of voice ed orari di pubblicazione, gli insight di facebook permettono di capire quando i propri fan sono connessi e attivi, ed è proprio in quel momento che chi vuole puntare su una strategia organica ha maggiori possibilità di vedere raggiunto il proprio obiettivo.

La scelta di puntare sui contenuti organici a patto che la creatività e i contenuti siano veramente accattivanti può rivelarsi ancora redditizia? Noi pensiamo di sì, anche se una strategia interamente organica ha minori possibilità di colpire il proprio utente target. Un giusto mix di contenuti organici e contenuti sponsorizzati potrebbe, a seconda degli obiettivi, rivelarsi la strategia vincente.