Il 27 Giugno, presso il Centro Congressi del Sole 24 Ore a Milano si è svolto il primo Social Media Marketing Day, l’evento italiano dedicato al marketing online e alla comunicazione digitale innovativa.

Organizzato da un team di professionisti come Andrea Albanese e Andrea Alfieri e supportato dalle community LinkedIn Social Media Marketing Italia e Social Media Marketing Italiano, l’evento non ha disilluso le attese: tantissimi professionisti, studenti e curiosi di Social Web si sono dati appuntamento per ascoltare gli speech dei protagonisti invitati, fare networking e concedersi qualche momento per unire l’utile al dilettevole. Il motto? Content is King, distribution is King Kong!

Sono stati tantissimi i temi di discussione: dai Social Trends più futuristici al crowdfunding, dalla Social Media Reputation alle tecniche SEO. E naturalmente non poteva mancare uno spazio dedicato verticalmente al topic della Social Analysis, a proposito del quale anche noi di BEWE abbiamo detto la nostra attraverso un intervento di Dario Manuli.

Social Analytics: lo stato dell’Arte in Italia presentato al #SMMDit

Per quanto riguarda le tematiche affrontate in tema di Social Analytics, il dibattito è aperto: come misurare la presenza di marche e aziende sul Social Web, come calcolare il ROI delle azioni di Digital Marketing? Argomenti spinosi, che però hanno trovato d’accordo tutti i relatori su una cosa: dopo una prima fase focalizzata sul numero ‘duro e puro’, oggi un progetto efficace di Social Media Marketing si misura soprattutto in termini di engagement e coinvolgimento. In altri termini, brand e/o aziende sono riusciti a stimolare efficacemente la base fan creata, fidelizzandola in modo adeguato e trasformandola in acquirente? A questo proposito, nel suo intervento Andrea Albanese ha messo in luce alcune idee molto interessanti:

  • Sul Social Web diventa quasi impossibile parlare di ROI, che è un valore prettamente economico. E’ più efficace trattare di KPI, ovvero indicatori che, se adeguatamente settati ex -ante, permettono di monitorare l’andamento del progetto 2.0.

  • Sono due le grandi ‘anime’ di qualunque attività social: branding e communication (share, tweet e buzz) e sales (vendite). Diventa molto difficile immaginare l’una senza l’altra, più semplice è pensarle in modo integrato e consistente.

L’intervento di BEWE: “Social Metrics, Which Direction?”

E come anticipato, BEWE era sponsor dell’iniziativa… e il nostro Dario relatore!

Partendo dalle proprie esperienze professionali, Dario ha sottolineato la fase di transizione verso cui si sta muovendo il mondo delle Social Analytics, citando la piramide del valore di Altimeter come struttura ideale per impostare progetti di Digital Marketing di successo. In effetti, la ‘fase cubista’ del Digital sembra terminata: tutte le metriche impostate e analizzate vanno ricondotte a specifici obiettivi 2.0 (prima) e di business (poi).

Ma più nello specifico, quali sarebbero i ‘luoghi’ e le tipologie di KPI da tenere sotto controllo?

  • KPI interni: si focalizzano sulla misurazione dei canali interni e delle properties. Basti pensare agli insights offerti dalla web analysis.
  • KPI social: riportano output su fenomeni e azioni non sempre del tutto gestibili dal management aziendale. E’ comunque fondamentale misurarli per il loro carattere ‘genuino’, proprio perché user-generated.
  • KPI esterni: in rete le persone parlano, discutono, scambiano informazioni, e senza una corretta attività di web monitoring è impossibile ottenere actionable insights adeguati ed effettivi, che fungano da ‘faro’ per la progettazione delle azioni Digital future.

Un progetto di successo di Digital Marketing deve avere l’obiettivo di ‘scalare’ la piramide del valore proposta nella figura sotto, spostandosi da obiettivi di awareness a revenue goals.

Per dimostrare nella pratica le idee trasmesse, l’ultima parte di presentazione è stata dedicata a un caso reale di comparazione della presenza Facebook di tre grandi brand attivi nel settore dei trasporti turistici: Easy Jet, Club Med e Moby.

Attraverso il tool di analisi di Social Intelligence, è stata comparata la relazione tra gestione delle fanpage e output in termini quantitativi e qualitativi. I risultati? Le metriche di Social Intelligence parlano chiaro: Easy Jet si posiziona come un vero brand Socially-Devoted, grazie alla grande capacità di alimentare e stimolare continuamente la social community pur avendo un numero di fan minori dei progetti competitor.

In conclusione, stiamo assistendo a una nuova fase delle metriche 2.0, una ‘svolta qualitativa’ che vede marche e aziende nella condizione di dover trovare nuove modalità di attivazione e ingaggio dei propri fan. E il Social Media Marketing Day 2013 si è rivelato un’ottima ‘piazza’ per condividere questi temi sempre più importanti 🙂

Per il resto, non vi resta che dare un’occhiata alla presentazione SlideShare BEWE e diventare fan della pagina del #SMMDit! Ci vediamo l’anno prossimo?

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