Sono passati esattamente 100 giorni dall’inizio del 2013 e dopo un periodo di grande ascesa e raccolta di consenso attraverso i social network, la pagina di Beppe Grillo ha registrato una brusca frenata in termini di fan acquisiti nell’ultimo mese, specialmente durante gli ultimi 10 giorni. Ma ripercorriamo cosa è successo in questo 2013 alla fan page del leader del M5S.

Prendiamo in considerazione il tempo che va dal 01 Gennaio 2013 al 09 Aprile 2013, possiamo dividerlo in 5 differenti periodi in riferimento a eventi esterni:

  • 01 Gennaio – 13 Gennaio: preparazione Tsunami Tour
  • 14 Gennaio – 23 Febbraio: Tsunami Tour
  • 24 Febbraio – 21 Marzo: elezioni e avvio lavori delle Camere
  • 22 Marzo – 01 Aprile: mandato esplorativo a Bersani
  • 02 Aprile – 10 Aprile: rifiuto dell’appoggio governo Bersani

Ora, come possiamo fare delle valutazioni oggettive su periodi di così differente lunghezza? Facile, analizziamo come dato il numero di fan acquisiti al giorno come rilevato dal nostro monitoraggio che abbiamo portato avanti attraverso Social Intelligence, la piattaforma di BEWE per la comparazione dei trend delle fan pages di Facebook. Dunque ecco i risultati e iniziamo a ragionare su quanto successo:

Grillo tab

Valutiamo subito il dato complessivo di tutto il periodo 2013 considerato: in 100 giorni la pagina ha ottenuto 345.210 fan, equivalenti ad una media di 3.452 fan al giorno! È un dato impressionante, qualsiasi brand sogna di avere una performance simile in così breve tempo.

Prendendo quindi in considerazione il semplice periodo nella sua intera durata ci si può lasciar andare a facili entusiasmi, ma proviamo a dare una lettura più approfondita della situazione: ad inizio 2013 la pagina macina fan e consensi ad un buon ritmo, ritmo che diventa molto più serrato con l’inizio dello Tsunami Tour quando Beppe Grillo scende nelle piazze di tutta Italia e crea i presupposti per il successo riscontrato poi alle Elezioni. Questo incremento indica che gli eventi e la comunicazione che avvengono all’esterno dei social network creano quel riverbero e quella curiosità che porta le persone a cercare un rapporto più personale con i mittenti di quei messaggi che hanno attirato l’attenzione pubblica; in parole povere è un dato di fatto che nei social network si raccolgono gli effetti di ciò che avviene nel mondo e che si è assottigliata in maniera importante la distanza tra “reale” e “virtuale”.

Senza perderci ulteriormente in voli pindarici, riprendiamo l’analisi sulla cavalcata al successo di Grillo. Lo Tsunami Tour aumenta di quasi 10 volte le persone che ogni giorno decidono di seguire il leader del M5S e che probabilmente si riconoscono nei principi di cui si fa portatore e garante.

Finiti gli incontri in piazza, c’è il verdetto delle urne: un successo forse inaspettato, la storia la conosciamo tutti. Non conosciamo tutti però ciò che è avvenuto su Facebook: la vittoria morale delle urne ha generato un consenso doppio rispetto a quello raccolto durante la campagna elettorale, si passa da 3.391 fan al giorno a 7.477, più del doppio! Ma perché, come è possibile?  Innanzitutto perché il successo genera consenso. In seconda istanza, ma non meno rilevante, in fondo, chi non è subito rimasto affascinato la prima volta che si è reso conto che persone realmente “comuni” sarebbero entrate in massa negli organi di governo? È questa la reale spinta propulsiva che ha portato un così forte consenso, basata molto semplicemente sulla coerenza della sua proposta di aprire il Palazzo alla gente. La persone, avendo visto che le porte del Palazzo si erano davvero aperte alla gente comune, così come promesso, ha seguito ciò che ogni giorno viene detto sulla pagina di Grillo diventandone “fan” e seguendolo nei canali di quella rete che in qualche modo ha reso la politica più partecipativa.

Ma ogni “innamoramento” ha prima o poi una fine, così giunge a termine l’interesse post elezioni ed inizia il tempo delle responsabilità. I primi campi di prova sono le elezioni dei presidenti di Camera e Senato, ma il più importante e rilevante fatto avvenuto e che ha avuto ripercussioni su Facebook è il periodo in cui è stato conferito il mandato esplorativo a Bersani. L’acquisizione di fan ha subito una prevedibile brusca frenata a causa dell’esaurirsi della curiosità data dalla “novità” dell’ingresso del M5S nelle Camere. Questo periodo ha riscontrato comunque un numero notevole di iscrizioni alla pagina di Grillo: 652 fan al giorno, che è una performance migliore anche rispetto al periodo iniziale di Gennaio. Ciò che caratterizza questa fase però è fondamentalmente l’incertezza e l’interesse è focalizzato sulla posizione che avrebbe preso Grillo nei confronti di un possibile governo Bersani.

Ogni azione comporta una reazione e una volta che il M5S ha contribuito in maniera rilevante al fallimento del mandato esplorativo del segretario del PD, possiamo considerare aperta una nuova finestra prendendo come data di partenza il 02/04  giorno in cui Grillo toglie ogni possibilità di fiducia ad un governo politico o psuedo-tecinco attraverso l’articolo del suo blog “I puntini sulle i”.

Questo periodo è sorprendente: un semplice disastro.

Sarà che Aprile è un mese un po’ pazzo, che la primavera ha tardato ad arrivare rovinando le vacanze di Pasqua agli Italiani, ma una pagina che solo un mese prima macinava più di 7.000 iscritti al giorno, nei primi 9 giorni di Aprile si ritrova ad ottenere appena 87 nuovi fan totali, meno di 10 al giorno. Tale frenata è dovuta solo a particolari combinazioni astrali e meteorologiche? Abbiamo detto prima che ogni evento esterno ha ripercussioni sui social network, in particolare su Facebook, perciò non possiamo che collegare questo arenamento proprio all’ostruzionismo che si è manifestato nei confronti di un tentativo di governo del paese. Ma prendiamo anche un altro indicatore, stavolta riguardante l’Engagement: il tasso di interazione che conteggia  quanti fan ogni 1.000 hanno interagito sulla fan page in media al giorno confrontando le diverse settimane:

IPM Grillo

Si nota il trend negativo della pagina nel tempo: dopo il picco di più di 200 interazioni al giorno ogni 1000 fan per il successo alle politiche, si arriva alle 34 interazioni ogni 1.000 fan della settimana corrente. Quando parliamo di interazioni ci riferiamo alle azioni di “Mi Piace”, “Condividi”, ai commenti sui post e i post degli utenti nella bacheca di Grillo.

Dunque si tratta di un calo effettivo e di un segnale molto forte. Possibile che  l’antipolitica portata avanti dal buon Beppe nazionale abbia già esaurito il suo effetto propulsivo? Forse si sta entrando in una nuova fase, forse una fase più matura dove è necessario assumere maggiore consapevolezza delle responsabilità che sono richieste dal ruolo assunto, ma sono solo ipotesi. Di certo c’è che il mancato appoggio alla formazione del governo Bersani ha arrestato l’ondata di consenso che si era creata e che è la prima volta in cui la rete e il popolo dei social network (nello specifico di Facebook) segnalano a Grillo un “Epic Fail”.

Alla prossima,

Giuliano Fazi