La diffusione dei modelli di lavoro ibridi, cioè da chi lavora in ufficio e chi da remoto, ha ridefinito le strategie con cui le imprese costruiscono e comunicano la propria identità come datori di lavoro. Oggi l’employer branding si estende all’esperienza complessiva vissuta da ciascun collaboratore, indipendentemente dal luogo da cui svolge le mansioni quotidiane.
Perché il lavoro “da remoto” sfida l’Employer Branding?
Questa modalità porta con sé benefici, ma anche rischi se non gestito correttamente.
I collaboratori da remoto possono percepire:
- Isolamento e mancanza di interazioni spontanee;
- Disparità rispetto a chi lavora in ufficio;
- Ridotta visibilità dei propri risultati;
- Difficoltà a interiorizzare e vivere la cultura aziendale.
Un employer branding realmente efficace deve affrontare queste criticità, trasformandole in opportunità di inclusione e crescita.
Strategie di Employer Branding per valorizzare chi lavora da remoto
1. Garantire parità nella comunicazione
Ogni persona deve poter accedere alle stesse informazioni, ovunque lavori. Riunioni ibride ben organizzate, canali digitali aggiornati e occasioni di confronto periodiche permettono di ridurre le disparità tra chi opera in sede e chi lavora a distanza.
2. Promuovere la cultura aziendale anche a distanza
La cultura organizzativa si alimenta anche oltre gli spazi fisici. Attività come incontri virtuali, occasioni informali online e momenti di socializzazione digitale contribuiscono a consolidare il senso di appartenenza. Condividere le esperienze dei collaboratori da remoto, nei canali interni ed esterni, permette di valorizzare ogni contributo e di rappresentare in modo autentico tutte le prospettive.
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3. Assicurare accesso a benefit e opportunità inclusivi
Percorsi di formazione, mentoring e crescita professionale devono essere progettati in modo inclusivo, così da coinvolgere anche chi lavora da remoto. Allo stesso tempo, benefit dedicati, dal supporto tecnologico ai contributi per spazi di coworking, rappresentano strumenti concreti per favorire l’equità.
4. Leadership a misura di team distribuiti
I manager devono sviluppare competenze specifiche per guidare persone a distanza: feedback frequenti, ascolto attivo e riconoscimenti visibili sono strumenti chiave per far sentire tutti valorizzati.
5. Ascolto e miglioramento continuo
Guidare collaboratori che operano a distanza richiede competenze manageriali specifiche. Feedback costanti, ascolto attivo e sistemi di riconoscimento visibili sono elementi essenziali per assicurare che ogni professionista si senta valorizzato, indipendentemente dalla propria collocazione geografica.
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Il valore dell’ “ibrido” in un programma di Employer Branding
Le organizzazioni che investono in un programma di Employer Branding inclusivo, capace di valorizzare anche i collaboratori da remoto, consolidano un vantaggio competitivo nel tempo. Offrire un’esperienza coerente, equa e autentica significa rafforzare il senso di appartenenza e stimolare una partecipazione attiva agli obiettivi aziendali, a prescindere dalla sede di lavoro.
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